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A Palermo si è svolto il funerale di Totò Schillaci, capocannoniere dei Mondiali del 1990, deceduto a 59 anni a causa di complicazioni legate a un tumore. La cerimonia si è tenuta nella maestosa Cattedrale di Palermo, dopo che la camera ardente era stata allestita allo stadio Renzo Barbera, dove migliaia di fan e amici hanno reso omaggio alla leggenda del calcio. Prima delle esequie, il feretro di Schillaci ha attraversato il quartiere del Cep, suo luogo di nascita, accompagnato dalla famiglia, inclusa la figlia Nicole che ha condiviso il suo dolore per la perdita del padre.

Nicole ha condiviso il suo affetto per il papà, affermando: “Resterà sempre nel mio cuore. Avrei voluto condividere altri momenti con lui, ma non sarà possibile”. Ha anche detto di aver vissuto i suoi ultimi giorni accanto a lui, osservando il suo dolore e trovando conforto nel fatto che ora non soffre più. Nicole ha ricordato i bei momenti trascorsi con il padre, esprimendo la sua gratitudine per gli insegnamenti ricevuti, come l’importanza di vivere pienamente ogni momento e l’importanza del sacrificio.

Durante i funerali, circa 800 persone, tra cui giocatori e istituzioni calcistiche, hanno partecipato per rendere omaggio a un simbolo del riscatto sociale, evocando appassionati applausi e cori. La funzione è stata officiata da monsignor Filippo Sarullo, il quale ha descritto Schillaci come “un eroe del pallone” e un esempio di perseveranza, partito da umili origini e che ha scelto la strada della laboriosità e dell’onestà.

La figura di Schillaci trascende il suo successo sportivo; è ricordato anche come un uomo di grande umanità, gentilezza e umiltà. La sua famiglia, pur vivendo lontano dalla sua fama, lo ha sempre visto come una persona comune, ma profondamente significativa, capace di unire i suoi cari e trasmettere valori importanti.

Il tributo a Schillaci è stata un’importante celebrazione della sua vita e del suo impatto, unendo la comunità attorno a un uomo che ha vissuto e lottato con passione, lasciando un’eredità duratura tanto nel calcio quanto nella vita delle persone che lo hanno amato.

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