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Vittorio Feltri, consigliere di Fratelli d’Italia e direttore de Il Giornale, è al centro di una controversia dopo una sua affermazione durante un evento a Milano, dove ha dichiarato di apprezzare i ciclisti solo quando vengono investiti. Questa frase shock ha suscitato forti polemiche e richieste di dimissioni da parte del centrosinistra.

Nel contesto del dibattito sul futuro di Milano, Feltri ha lodato l’ex sindaco Gabriele Albertini, sottolineando che la città continua a migliorare. Tuttavia, ha anche espresso il suo fastidio per le strade piene di buche e per le piste ciclabili, lanciando la provocazione sugli incidenti stradali. Le sue parole, riportate da Agi, hanno immediatamente sollevato un ampio dibattito politico.

Non è la prima volta che Feltri si scaglia contro i ciclisti e la mobilità dolce. Già nel 2021, durante la sua campagna elettorale per il consiglio comunale di Milano, aveva dichiarato di voler eliminare le piste ciclabili, che definiva un ostacolo per la città, e aveva anche deriso i monopattini, paragonandoli a “zanzare a rotelle”.

Le reazioni alla sua dichiarazione sono state immediatamente severe. Alessandro Capelli, segretario del PD metropolitano, ha affermato che Feltri ha superato il limite della decenza e dovrebbe lasciare il suo incarico. Anche Luca Paladini, consigliere del Patto Civico, ha chiesto le dimissioni, esprimendo solidarietà per le vittime della strada e affermando che le parole violente non hanno posto in politica. Altri politici, come Pierfrancesco Majorino del PD e Giuseppe Roccisano di Sinistra Italiana, hanno condannato quanto detto da Feltri come “ciniche provocazioni” e “parole orribili e fuori dal tempo”.

Nicola Di Marco, capogruppo del Movimento 5 Stelle, ha addirittura descritto le sue frasi come un’istigazione alla violenza. Questa situazione ha messo in evidenza l’ostilità crescente verso l’uso di linguaggio violento e incivile in ambito politico, generando un dibattito su come i rappresentanti pubblici debbano comunicare e rispettare le norme di civiltà nella loro retorica. Le polemiche legate alle dichiarazioni di Feltri riflettono una spaccatura sempre più evidente nell’opinione pubblica riguardo la mobilità e la sicurezza stradale nelle città moderne.

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