Il governo italiano continua a sostenere il “modello Albania” con determinazione, nonostante i recenti ostacoli legali. Le difficoltà emergono da una decisione di un giudice di Catania che ha annullato il trattenimento di un migrante proveniente dall’Egitto, mettendo in discussione la validità dei rimpatri. Secondo i funzionari governativi, il problema non risiede nel Memorandum con Tirana, ma piuttosto nelle recenti interpretazioni dei giudici che potrebbero portare all’impossibilità di rimpatriare gli irregolari.
Matteo Salvini, leader della Lega, esprime con forza il suo dissenso riguardo alla situazione, accusando alcuni giudici di rendere l’Italia un Paese insicuro per la loro mancata applicazione delle leggi. L’evidente frustrazione del governo è amplificata dalla convinzione di dover persistere nel modello di gestione dei flussi migratori, nonostante le difficoltà riscontrate negli hotspot italiani, al momento vuoti.
La maggioranza governativa è ferma nel ritenere che arrendersi significherebbe non solo riconoscere l’errore nel modello Albania, ma anche rinunciare completamente al meccanismo dei rimpatri, con la conseguente responsabilità verso l’Europa per la protezione dei confini. Il governo ha messo in atto un piano che coinvolge la nave Libra, attualmente operativa vicino a Lampedusa per il recupero di migranti considerati sani e provenienti da Paesi sicuri, per il successivo trasferimento in Albania.
Si punta a utilizzare efficacemente i centri di accoglienza ubicate a Shëngjin e Gjader, cercando di aumentare il numero di migranti accolti. Al momento, il governo ha inizialmente accolto 16, poi ridotti a 12, ma continua a valutare la situazione per aumentare i trasferimenti, sempre nel rispetto delle normative. La determinazione del governo di non fare passi indietro sul modello Albania viene percepita come un obiettivo strategico necessario per il futuro della gestione migratoria in Europa.
In sintesi, nonostante le sfide legali e la pressione interna, il governo italiano continua a difendere il proprio approccio al problema migratorio, rimanendo convinto della necessità di implementare il modello Albania come una pratica chiave per la gestione dei flussi migratori.