nicola trussardi

Tomaso Trussardi, figlio del noto stilista e imprenditore Nicola Trussardi, ha condiviso in un’intervista al quotidiano Il Giornale le sfide che il padre ha affrontato nel mondo della moda. In particolare, ha rivelato che Nicola è stato boicottato da molti stilisti perché non era gay, sostenendo che questa discriminazione si manifestava in vari modi, come l’esclusione dalle sfilate e la mancata partecipazione alle fiere di moda.

Tomaso ha sottolineato come la carriera di Nicola sia stata caratterizzata da una sorta di ghettizzazione, non solo per la sua sessualità, ma anche per le sue origini bergamasche e per il fatto che non era un stilista nel senso tradizionale del termine, ma un pellettiere. Nonostante ciò, Nicola si è rivelato un innovatore nel settore, introducendo sfilate al di fuori delle fiere di moda, una pratica che oggi è diventata comune.

Durante l’intervista, Tomaso ha messo in luce il marchio del levriero, simbolo di eleganza e velocità, come rappresentazione dei valori e del lifestyle che Nicola desiderava creare. L’obiettivo era quello di sviluppare un’azienda che fosse un’emanazione delle sue passioni e della sua visione di una società intellettuale e raffinata.

Negli ultimi anni, però, l’azienda Trussardi ha vissuto una crisi profonda, culminata con la vendita al gruppo piemontese Miroglio all’inizio del 2024. Miroglio ha assunto il compito di rilanciare il marchio e di coprire un debito di oltre 50 milioni di euro. Prima della vendita, Tomaso era stato l’ultimo amministratore delegato dell’azienda, che dal 2019 era sotto il controllo di un fondo specializzato in ristrutturazioni aziendali.

La tentata rinascita del brand après l’acquisizione non ha trovato piena attuazione anche a causa dell’impatto della guerra in Ucraina, che ha limitato l’accesso ai mercati, in particolare quello russo, mentre la crisi del settore del lusso ha contribuito al deterioramento delle performance aziendali. Oggi, Miroglio gestisce diversi noti marchi italiani, segnando una nuova era per Trussardi in un contesto di sfide e cambiamenti.

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