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Il 23 settembre 2024, Lorenzo Carbone, 50 anni, ha confessato in diretta televisiva, durante il programma ‘Pomeriggio Cinque’, di aver ucciso sua madre, gravemente malata. Questa confessione ha scosso l’opinione pubblica. Carbone è stato intercettato dal giornalista Fabio Giuffrida vicino alla sua abitazione a Spezzano di Fiorano, in provincia di Modena. Tuttavia, non è la prima volta che omicidi vengono confessati in diretta.

Un caso emblematico risale al 1989, quando Ferdinando Carretta assassinò i suoi genitori e il fratello a Parma. Nel 1998, durante un’intervista per ‘Chi l’ha visto?’, Carretta confessò l’omicidio prima di parlare con le autorità. Avendo cercato rifugio a Londra dopo i fatti, Carretta rivelò: “Ho impugnato quell’arma da fuoco e ho sparato ai miei genitori e a mio fratello”.

Un altro caso scioccante è quello di Sarah Scazzi, una ragazza di 15 anni uccisa ad Avetrana nel 2010. Nonostante il processo si concludesse nel 2013 con la condanna all’ergastolo di Sabrina Misseri e di sua madre Cosima Serrano, lo zio Michele Misseri confessò inizialmente di essere l’autore del delitto, per poi rigettare la sua dichiarazione. La scoperta del corpo di Sarah e l’informazione data alla madre avvennero in diretta, creando un momento straziante che rimase impresso nella memoria collettiva. La vicenda sarà al centro della serie ‘Avetrana – Qui non è Hollywood’, presentata alla Festa del Cinema di Roma e in onda su Disney+ dal 25 ottobre.

La confessione di crimini orribili in diretta non è limitata solo all’Italia. Nel 2016, in Turchia, Himmet Akturk, sospettato della scomparsa di una bimba di 4 anni, rivelò durante un talk show di essere responsabile dell’omicidio. L’intervistato, sotto pressione, confessò di aver ucciso e seppellito la piccola in un vigneto. La polizia intervenne tempestivamente e arrestò Akturk.

Questi episodi evidenziano come la televisione possa diventare il palcoscenico di confessioni sconvolgenti, gettando una luce inquietante sia sul lato oscuro della natura umana che sul ruolo dei media nella nostra società.

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