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Il Computex 2024 è ai blocchi di partenza: la kermesse dell’hi-tech più importante di tutta l’Asia si terrà tra martedì 4 e venerdì 7 giugno in quel di Taipei, e le novità che i grandi player del settore hanno in serbo per le aziende e per i consumatori sembrano essere davvero tante. Per ora, l’unica certezza è ROG Ally X, il prossimo PC handheld di ASUS, che in realtà rappresenta più un refresh della controparte di scorsa generazione che una novità assoluta: d’altro canto, il grosso delle specifiche della console sarà identico alla prima iterazione del dispositivo. Se non altro, l’annuncio di ROG Ally X al Computex di Taiwan sembra sottolineare che, quest’anno più che mai, il focus della fiera sarà sui prodotti mobile, spostandosi dal settore dei PC desktop a quello dei laptop e delle console portatili. Un trend iniziato già lo scorso anno, ma che proprio nel 2024 dovrebbe esplodere definitivamente, in virtù degli annunci in arrivo da Intel, AMD, Qualcomm e NVIDIA, che terranno tutte dei keynote durante la manifestazione o a ridosso di quest’ultima. Cerchiamo dunque di fare il punto della situazione: cosa ci possiamo aspettare dal Computex 2024?

L’unica certezza: ASUS ROG Ally X

Partiamo dalle certezze: il nuovo handheld di ASUS è stato ufficialmente annunciato alle porte del Computex, dopo settimane di incessanti rumor.

Sfortunatamente, non si tratta di una ROG Ally di seconda generazione, ma più di un refresh mid-gen della prima iterazione della portatile taiwanese. In particolare, ROG Ally X avrà la stessa APU di ROG Ally, ovvero il Ryzen Z1 Extreme con 8 Core Zen4 e 12 CU RDNA3: nulla dovrebbe cambiare rispetto al modello current-gen in termini di performance lato CPU e GPU, insomma. Anche lo schermo resterà lo stesso: benché molti rumor avessero ipotizzato una transizione verso un display tra gli 8″ e i 9″, se non altro per concorrere con Lenovo Legion Go (qui la nostra recensione di Lenovo Legion Go, se volete saperne di più), sembra invece che ROG Ally X avrà uno schermo da 7″ con risoluzione Full HD, refresh rate a 120 Hz e luminosità massima a 500 nits. Tuttavia, ASUS ha già confermato che la sua nuova portatile sarà più spessa del modello già in commercio (36,9 millimetri, contro i 32,4 di ROG Ally) e che peserà ben 70 grammi in più della controparte current gen, con una massa che passerà da 608 grammi a 678 grammi. Insomma, ROG Ally X sarà molto meno portatile della console che l’ha preceduta. Ma a cosa dobbiamo questo incremento così marcato in termini di peso e dimensioni?

In primo luogo, ROG Ally X avrà una batteria finalmente degna di questo nome. Dai 40 Wh di ROG Ally – una specifica criticatissima dagli utenti, per via della ridotta autonomia della console – si passa a ben 80 Wh: la capienza della batteria raddoppia e così, si spera, anche la sua autonomia, che potrebbe arrivare alle 4-5 ore di gioco.
L’altra grande novità sarà l’incremento della RAM a 24 GB di memoria LPDDR5-7500, contro i 16 GB di RAM LPDDR5-6400 del modello attualmente sugli scaffali dei negozi. Il bandwidth della memoria sarà dunque pari a quello di Legion Go, e dovrebbe garantire indirettamente anche un incremento delle prestazioni della GPU integrata nel chip Ryzen Z1 Extreme.

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Inoltre, ASUS ha pensionato il connettore ROG XG Mobile, che su ROG Ally permetteva di collegare una scheda grafica esterna al mini-PC e che non ha avuto alcun successo commerciale, sostituendolo con una porta USB-4 Type-C che supporta il DisplayPort 1.4 e il Power Delivery 3.0. Infine, dovrebbe esserci anche qualche miglioramento al sistema di raffreddamento della console, che dovrebbe essere meno rumoroso e al contempo più efficiente, grazie a delle ventole più piccole del 23% e più sottili del 50%, ma capaci di garantire un airflow incrementato del 10%. Al momento, l’unica incognita è il prezzo in euro: la console dovrebbe arrivare nei negozi a luglio a un prezzo di 799 dollari.

AMD vs. Intel vs. Qualcomm: la guerra delle CPU entra nel vivo

Venendo alle altre aziende presenti sullo showfloor della manifestazione, sappiamo che Intel, AMD, NVIDIA e Qualcomm terranno dei keynote al Computex. Ad aprire le danze sarà il Team Verde, con una conferenza prevista per le 13:00 italiane di domenica 2 giugno. Lunedì 3 giugno sarà la volta di AMD, che presenterà le sue novità alle 9:30 taiwanesi (cioè le 3:30 italiane), e di Qualcomm, la cui conferenza è invece fissata per le 7:30 italiane.

Chiuderà Intel, con un keynote previsto per le 5:00 di martedì 4 giugno, a ridosso dell’apertura del Computex. Partiamo proprio da Intel e AMD, perché le due aziende si trovano in una situazione piuttosto complessa, per non dire precaria: la dominanza dell’architettura x86 nel mercato computer sembra essere giunta al termine, ora che i primi PC Windows con Snapdragon X Elite (il SoC di Qualcomm basato sull’architettura Arm) sono arrivati nei negozi. Intel e AMD devono rispondere con le proprie CPU, e sembra che lo faranno proprio a Taiwan. Da parte del Team Blu possiamo aspettarci l’annuncio ufficiale di Intel Lunar Lake, la nuova generazione di chip x86 per laptop. Con una release di Lunar Lake fissata per il terzo trimestre del 2024 (cioè tra luglio e settembre), siamo quasi certi che l’azienda approfondirà ogni dettaglio delle sue nuove CPU al Computex, focalizzandosi in particolare sulle performance negli applicativi legati all’IA: a tal riguardo, Intel ha già confermato che Lunar Lake avrà una NPU quattro volte più potente di quella dei processori Meteor Lake.

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Ci aspettiamo anche un teaser delle CPU desktop Arrow Lake, anch’esse in arrivo nella seconda metà del 2024 e che dovrebbero rappresentare un’evoluzione piuttosto marcata rispetto a Raptor Lake Refresh – se non altro perché la scorsa generazione di CPU per PC fissi non ha certo portato con sé dei cambiamenti epocali rispetto a Raptor Lake.

Passando ad AMD, ormai gli esperti sono concordi nell’affermare che il Team Rosso presenterà le prime CPU con architettura Zen5 proprio al Computex.

Anche in questo caso, i rumor che circondano i nuovi processori AMD si susseguono ormai da tempo, mentre la compagnia stessa ha confermato che vedremo i primi chip di nuova generazione sugli scaffali dei negozi già nella seconda metà di quest’anno. Tuttavia, lo abbiamo già detto, AMD è in difficoltà nel mercato laptop più che in quello desktop: per la prima volta nella storia dell’azienda, dunque, il colosso di Sunnyvale potrebbe decidere di rilasciare delle CPU di nuova generazione prima su PC portatili che fissi. Ci aspettiamo dunque un keynote quasi completamente focalizzato sui nuovi processori per laptop, ovvero sulle APU Strix Point per PC portatili, che potrebbero finire sul mercato già a fine estate. Possiamo ipotizzare che ci saranno dei teaser anche per le CPU Ryzen 9000 – le prime per desktop basate sull’architettura Zen5, che però non dovrebbero fare il loro debutto prima del 2025, dal momento che la linea di CPU Ryzen 8000 è ancora piuttosto scarna e dovrebbe arricchirsi con dei nuovi arrivi proprio nel corso di quest’anno. Infine, è anche lecito ipotizzare che AMD si sbottonerà sull’architettura GPU RDNA 4, pur senza presentare alcuna scheda grafica di nuova generazione – né integrata né tantomeno discreta – in quel di Taiwan.

Non dobbiamo però essere ingenui: sarebbe scorretto pensare che Qualcomm se ne starà zitta e buona mentre Intel e AMD cercano di recuperare terreno. Il keynote della compagnia di San Diego, dunque, si concentrerà di nuovo sulla piattaforma Snapdragon X e sui PC con architettura Arm. Con l’evento build di Microsoft alle spalle e l’annuncio dei primi PC Copilot+ che risale solo a fine maggio, però, è improbabile che Qualcomm presenti del nuovo hardware nel corso del Computex.

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Sicuramente, Microsoft porterà i suoi nuovi Surface sullo showfloor di Taipei, e lo stesso faranno le sue aziende partner, come Lenovo, HP, Samsung, ASUS e MSI. E (quasi) sicuramente ci saranno dei produttori terzi che annunceranno i loro primi AI PC proprio al Computex, in modo da non restare indietro rispetto alla concorrenza. Durante la conferenza di Qualcomm – che sarà tenuta nientemeno che dal CEO dell’azienda Cristiano Amon – possiamo inoltre aspettarci di vedere la prima roadmap ufficiale per il futuro della piattaforma Snapdragon X: cosa arriverà dopo gli Snapdragon X Elite e Plus? Quando possiamo aspettarci di vedere dei refresh? Qual è il piano a lungo termine di Qualcomm? Tutte domande a cui l’azienda deve rispondere quanto prima, se vuole catturare la fiducia dei consumatori.

Nuove schede video in arrivo? L’incognita NVIDIA

Se i piani di AMD, Intel e Qualcomm sono tutto sommato prevedibili, il programma di NVIDIA resta un’incognita colossale. Se c’è una cosa di cui siamo certi è che NVIDIA tornerà a parlare di IA e datacenter, dal momento che le ultime informazioni sulle sue GPU per l’Intelligenza Artificiale risalgono alla GTC di marzo. Magari, il Team Verde potrebbe focalizzarsi sui dati e sulle performance dei suoi nuovi supercomputer, lanciando un messaggio alle aziende presenti sullo showfloor della manifestazione: se vuoi “giocare” con l’IA, devi stare alle regole di NVIDIA. Lato consumer, invece, l’azienda di Santa Clara si trova in una posizione piuttosto particolare: sappiamo da tempo che NVIDIA sta lavorando a delle CPU Arm, ma sembra che queste ultime non siano ancora pronte per essere svelate ufficialmente.

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Se davvero i primi processori Arm-based del Team Verde arriveranno nel 2025, d’altro canto, c’è ancora molto tempo per un reveal. Al più, NVIDIA potrebbe condividere la sua roadmap nel settore delle CPU, oppure potrebbe fornire qualche dato preliminare sulle performance delle sue soluzioni, pur senza mostrare alcun nuovo hardware. L’altra possibilità – ben più remota, certo, ma che non possiamo scartare a prescindere – è quella di qualche annuncio legato alle GPU della serie RTX 5000, la cui uscita è prevista tra la fine del 2024 e l’inizio del 2025. Con ogni probabilità, per una presentazione approfondita delle nuove schede video della compagnia ci sarà da attendere fino a settembre, ma un teaser al Computex dell’architettura Blackwell potrebbe non essere così irrealistico, specie se anche AMD si sbottonerà sulle GPU RDNA 4.

A proposito di schede grafiche: se davvero Intel presenterà le CPU Lunar Lake al Computex, allora dovrà sicuramente dirci qualcosa su Arc Battlemage, la sua architettura di nuova generazione per le GPU. D’altro canto, la iGPU dei chip Intel Meteor Lake aveva una grafica Arc Alchemist, mentre già da tempo si sa che la revisione dei chip per laptop del Team Blu non porterà con sé solo dei nuovi Core e una NPU di ultima generazione, ma anche un’architettura esclusiva per la grafica integrata.

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Nonostante l’insuccesso commerciale di Arc Alchemist, Intel dovrebbe produrre delle GPU discrete con architettura Battlemage per desktop: anche in questo caso, come abbiamo già ipotizzato per le soluzioni di NVIDIA e AMD, ci meraviglierebbe vedere l’annuncio di qualche nuovo prodotto in quel di Taipei, ma sicuramente un approfondimento dedicato alla nuova architettura e alle sue potenzialità potrebbe arrivare nel corso del keynote tenuto da Pat Gelsinger. Ovviamente, però, Battlemage non arriverà prima di fine 2024 o di inizio 2025 su PC desktop – se mai dovesse fare il suo debutto al di fuori dei laptop, s’intende.

Infine, nel campo delle componenti per PC, non possiamo non segnalare un paio di novità che al Computex potrebbero finalmente mostrarsi nella loro piena maturità. La prima sono i PC dal design “senza cavi”, di cui vi abbiamo parlato nel nostro approfondimento dedicato ad ASUS Back to Future.

Produttori come MSI, Gigabyte, e ASUS dovrebbero presentare nuove soluzioni – sia per quanto riguarda le schede madri che nel settore dei case – per rendere ancora più semplice la realizzazione di build eleganti e “pulite”. La svolta potrebbe essere facilitata anche dal lancio di una nuova generazione di schede madri compatibili con le prossime CPU di Intel e AMD e con lo standard PCI Express 5.0. A ciò bisogna inoltre sommare la tendenza di molti produttori di componenti e accessori a “pavoneggiarsi” in quel di Taipei, mostrando le loro soluzioni più innovative: difficile dire quante si faranno strada sul mercato, ma sicuramente al Computex le novità non mancheranno. Il secondo trend che ci aspettiamo di vedere è un aumento verticale del numero di dispositivi compatibili con il Wi-Fi 7 in commercio a partire dai prossimi mesi, che potrebbe essere anticipato proprio da una serie di presentazioni alla kermesse taiwanese. D’alto canto, i primi prodotti li abbiamo già visti al CES di Las Vegas e stanno già facendo capolino nei negozi: il Computex potrebbe dunque spalancare le porte del pubblico di massa per il Wi-Fi 7.



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