Nove cuccioli di cane di soli due giorni di vita sono stati tolti alla mamma e abbandonati tra i rifiuti in un sacco riempito di mozziconi di sigaretta.
Ad appena quarantotto ore di vita, dieci cuccioli di cane avevano già sperimentato la cattiveria umana. Sottratti alla loro mamma che li aveva da poco dati alla luce e gettati all’interno di un sacco in un bidone della spazzatura, i cagnolini sono stati abbandonati senza alcuna pietà. All’interno del sacco, insieme ai piccoli, i responsabili del folle gesto avevano buttato anche dei rifiuti e dei mozziconi di sigaretta, forse nella speranza che con le alte temperature la spazzatura avrebbe preso fuoco uccidendo gli sventurati cuccioli. Per fortuna, però, qualcuno ha notato la loro presenza.
Cuccioli appena nati abbandonati in un sacco: due piccoli non ce l’hanno fatta e due sono in gravi condizioni
La storia dei nove piccoli cuccioli è stata raccontata da alcune foto e da un post condiviso su Facebook dal Rifugio per animali Gli Amici di Poldo, all’account social @Gli Amici di Poldo OdV.
Gli Amici di Poldo, come si legge sulla pagina Facebook, è un’associazione impegnata nella tutela e nella salvaguardia degli animali da compagnia situata ad Aiello del Friuli (UD). I cuccioli sono stati trovati quattro giorni fa poco distante da Aiello del Friuli, a Cervignano del Friuli, un comune italiano del Friuli-Venezia Giulia in provincia di Udine. Così scrivono le volontarie del rifugio per animali che nei giorni scorsi hanno ricevuto dalla ASl la segnalazione della presenza dei cagnolini: «Ecco con chi viviamo, gente capace di uccidere due volte: con l’ignoranza prima e con la crudeltà poi! Una vergogna di portata colossale! Se qualcuno dovesse sapere qualcosa in merito: denunci, lo faccia perché tutto questo è illegale. In ogni caso, per ora, c’è una denuncia contro ignoti e sono stati allertati i veterinari di zona».
«La matrioska della morte»: questo il titolo dato al post condiviso dal rifugio per animali. Proprio come si fosse trattato di una matrioska (tra i più iconici oggetti della cultura popolare della Russia costituita da un insieme di bambole cave in legno di grandezza variabile, ciascuna delle quali è inseribile in quella immediatamente più grande), all’interno di un sacco della spazzatura è stata gettata una federa con dentro i cuccioli sommersi dai rifiuti; così scrivono infatti le volontarie dell’associazione su Facebook: «Dentro a una federa: nove cuccioli di cane, mozziconi e rifiuti vari, il tutto messo all’interno di un bel sacco nero, gettato nel bidone delle immondizie».
Liberati dal mortale sacco, i cagnolino sono stati portati al rifugio per animali. Le volontarie ricordano nel post: «È davvero un periodo complicato, ma ci mettiamo subito alla ricerca di una mamma sostitutiva per questi minuscoli e fragili cuccioli che hanno solo due giorni di vita, uno di loro infatti è già morto. Nel frattempo, anche l’Enpa di Cervignano si attiva, e ringraziamo in particolare Aurora Fonzar per aver seguito la vicenda, ma purtroppo non viene trovata nessuna mamma. Ecco, è a questo punto che la nostra volontaria, alla quale va tutta la nostra gratitudine, decide di occuparsene». Non avendo quindi trovato una mamma a quattro zampe che si potesse occupare dei cuccioli, i piccoli sono stati affidati alle cure di una delle volontarie.
I cuccioli avevano solo due giorni di vita e a malapena riuscivano a muoversi, cercando di scaldarsi a vicenda e cercando invano il calore della loro mamma. La volontaria li ha portati a casa sua e subito li ha messi al caldo, nutrendoli con biberon ricolmi di latte tiepido. Prendersi cura di cagnolini di pochi giorni rimasti senza madre però non è affatto un compito semplice: i piccoli hanno bisogno di bere tanto latte più volte al giorno, di stare al caldo e di riposare per molte ore. Due piccolini purtroppo non ce l’hanno fatta: i loro cuoricini hanno smesso di battere ancor prima di arrivare nella nuova casa. Altri due cuccioli, poi, versavano in gravi condizioni. Con un’impegno costante da parte della donna però, i piccoli a poco a poco si stanno riprendendo. Così si legge nel post condiviso su Facebook: «I primi giorni di vita sono i più critici, infatti un altro cucciolo spira appena arrivato da lei, mentre altri due versano in gravi condizioni».
Intanto lo staff del rifugio torna a denunciare l’ignobile gesto compiuto nei confronti dei cani: «Ci domandiamo come possa essere possibile che a fronte di una situazione di emergenza di questo tipo, le istituzioni pubbliche non siano in grado di rappresentare un punto di riferimento per il cittadino che anzi, si ritrova a dover risolvere la situazione da solo o attraverso l’aiuto di associazioni e volontari. Ci auguriamo che la situazione in generale migliori, anche per effetto del rispetto dei propri ruoli, cominciando da quello di essere “umano”. Siamo estremate e deluse». Quando i cagnolini saranno cresciuti verranno trasferiti al canile di Villotta di Chions con il quale il rifugio di Cervignano ha una convenzione. Una volta terminato lo svezzamento, i cuccioli verranno dati in adozione, nella speranza che dopo aver sofferto tanto possano trovare una famiglia che li ami per sempre. (di Elisabetta Guglielmi)