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venerdì, Ottobre 18, 2024
HomeAttualità e CronacaOmicidio Desirée, la Cassazione conferma le condanne per tutti gli imputati

Omicidio Desirée, la Cassazione conferma le condanne per tutti gli imputati

Diventano definitive le condanne per l’omicidio di Desirée Mariottini, la sedicenne trovata morta il 19 ottobre 2018 dopo essere stata abusata in un edificio abbandonato a Roma. La Corte di Cassazione ha confermato la sentenza emessa il 29 maggio dalla Corte d’Assise nel processo di Appello bis, condannando Mamadou Gara a 22 anni e Alinno Chima a 26 anni. Precedentemente, erano state già rese definitive le condanne per Brian Minthe e Yousef Salia, rispettivamente a 18 anni e all’ergastolo. Le accuse per tutti i coinvolti includono omicidio, violenza sessuale, spaccio e morte come conseguenza di un altro reato.

Nelle motivazioni, i giudici hanno evidenziato la “volontarietà dell’azione criminosa” da parte di Salia, Alinno e Minthe. Questi, nonostante la gravissima condizione di debilitazione psico-fisica di Desirée, che appariva già in stato di incoscienza, non solo hanno mostrato indifferenza nei confronti della vita della giovane vittima, ma si sono opposti e hanno minacciato chi propose di chiamare un’ambulanza, che avrebbe potuto salvare la ragazza. I giudici hanno sottolineato la grave responsabilità dei condannati nel non prestare soccorso e nell’ostacolare qualsiasi tentativo di intervento, evidenziando la loro indifferenza.

Il caso ha suscitato una forte riprove sociale e ha posto in evidenza il problema della violenza giovanile e della sicurezza, specialmente nei contesti di degrado urbano. Le condanne definitive segnano un importante passo verso la giustizia per Desirée e la sua famiglia, ma sollevano anche interrogativi sull’educazione e la prevenzione di crimini simili. La società si interroga sulle misure da adottare per proteggere i più vulnerabili e sull’importanza di intervenire in situazioni di abuso, sia a livello legale che sociale.

Il dramma di Desirée Mariottini rappresenta una tragedia che ha scosso l’opinione pubblica e ha richiamato l’attenzione sulle problematiche legate alla violenza di genere, all’abuso di sostanze e al degrado delle aree urbane, spingendo per una riflessione profonda e azioni concrete per evitare il ripetersi di tali atrocità.

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