fentanyl

In Italia è stato lanciato un allerta massimo riguardo l’uso del Fentanyl, un potente analgesico che ha causato oltre 100.000 decessi per overdose negli Stati Uniti nel 2022. Il Ministero della Salute ha comunicato alle Asl nazionali che gli effetti del Fentanyl possono essere da 50 a 100 volte più potenti rispetto a quelli della morfina. La preoccupazione principale delle autorità sanitarie è legata al rischio di dipendenza che questa sostanza provoca.

Nel 2022, in Italia, 149 persone sono morte a causa di intossicazioni da sostanze stupefacenti. Le statistiche mostrano che la maggioranza dei decessi si è verificata in diverse regioni, con 16 morti in Piemonte, 42 in Veneto, 34 in Toscana, 32 nel Lazio e 15 in Campania. Le autorità temono che la situazione possa peggiorare, simile a quanto accaduto negli Stati Uniti, dove il Fentanyl è stato soprannominato la “droga degli zombie” per i suoi effetti devastanti su chi lo usa in modo improprio.

Le Asl italiane hanno incrementato il controllo sul Fentanyl, c’è preoccupazione per possibili furti da parte di personale non affidabile, come è successo a Monza e con indagini su un’ex infermiera a Firenze. Il Ministero ha esortato gli ospedali a educare il personale su segnali di avvertimento di intossicazione, come euforia, sedazione e confusione. È stata anche raccomandata la disponibilità di naloxone, un antidoto per le overdose da oppioidi.

Recentemente, due decessi per overdose nella provincia di Torino hanno suscitato attenzione: si sospetta che una vittima sia morta a causa di una dose di eroina tagliata con Fentanyl, una pratica che amplifica gli effetti della droga. I risultati degli esami tossicologici aiuteranno a confermare questa ipotesi.

Le autorità segnalano inoltre un aumento delle richieste da parte di persone dipendenti da Fentanyl che cercano di ottenerlo forzando i cestini dei medicinali scaduti. La situazione è complessa e richiede misure di prevenzione e sensibilizzazione per affrontare la crisi legata a questa sostanza tanto pericolosa.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *