osteopata free

Il dibattito sull’osteopatia si riaccende in Italia, soprattutto in seguito alla recente messa in onda di un episodio di ‘Unomattina’ su Rai1, dove un osteopata ha effettuato una manovra sul collo del conduttore Massimiliano Ossini. Questa situazione ha suscitato preoccupazioni, in particolare da parte di Andrea Vianello, un volto noto della tv e presidente dell’Associazione per la lotta all’ictus cerebrale (Alice), che ha messo in guardia sui rischi associati a tale manovra, che lui stesso ha sperimentato, portando a gravi conseguenze come l’ictus.

Vianello ha condiviso la sua esperienza nel libro “Ogni parola che sapevo”, illustrando il lungo percorso riabilitativo che ha affrontato dopo l’incidente. Sulla questione dell’osteopatia, Alberto Momoli, presidente della Società italiana ortopedia e traumatologia (Siot), ha invitato alla cautela, affermando che certe manovre possono risultare pericolose e offrire scarso beneficio ai pazienti. Ha sottolineato l’importanza di una diagnosi effettuata da un medico, e che l’osteopatia dovrebbe essere praticata solo sotto la supervisione di professionisti medici, come i fisiatri.

Parallelamente, è stato avviato il primo corso di laurea in osteopatia in Italia, grazie a un decreto del ministro dell’Università e della Ricerca. Questo sviluppo segna un passo significativo, poiché l’osteopatia era stata riconosciuta come professione sanitaria autonoma nel 2018, e il percorso legislativo si è concluso nel 2021. L’associazione degli osteopati, il Registro degli osteopati d’Italia (Roi), ha accolto con entusiasmo l’inizio dei corsi, considerando questo traguardo come il risultato di un lungo impegno da parte degli osteopati e dei pazienti.

Nonostante il progresso rappresentato dall’avvio dei corsi di laurea, la comunità osteopatica evidenzia la necessità di creare un Albo professionale e di definire le equipollenze normative, per dare maggior rigore e riconoscimento alla professione. Attualmente, in Italia si stima che ci siano circa 12.000 osteopati. La discussione continua, riflettendo le tensioni tra l’innovazione professionale e la necessità di sicurezza e regolamentazione nella terapia manuale.

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