venerdì, Ottobre 4, 2024
HomeAttualità e CronacaParà ucciso in Afghanistan, sit in dei familiari in tribunale a Roma:...

Parà ucciso in Afghanistan, sit in dei familiari in tribunale a Roma: "Non archiviare"


In vista dell’udienza del 13/10 davanti al gip

Parà ucciso in Afghanistan, sit in dei familiari in tribunale a Roma:

“Non si deve archiviare l’indagine per la morte di mio figlio David Tobini avvenuta in Afghanistan. Lui è stato vittima di ‘fuoco amico’ e non ci sono dubbi”. Lo afferma Anna Rita Lo Mastro, la madre del parà della Folgore morto ad appena 28 anni il 25 luglio del 2011, a Bala Mourghab, in Afghanistan, che ha tenuto un sit in oggi davanti al tribunale di Roma in vista dell’udienza davanti al gip per il vaglio della richiesta di archiviazione avanzata dalla Procura.

La donna indossa la mimetica e il cappellino che aveva il figlio con accanto un amico che tiene un quadro con dentro una maglietta militare sporca di sangue. “Lì c’è la prova che quanto dico è vero” dice Anna Rita. “Mio figlio è morto in Afghanistan nel corso di una operazione del tutto negligente, e ci sono le prove, scritte, che non doveva andare così. E’ caduto per ‘fuoco amico’ e ci sono varie perizie che lo testimoniano. E’ stato colpito da un proiettile 5.56 Fiocchi a distanza ravvicinata. La Procura ha chiesto varie volte l’archiviazione. Addirittura un fascicolo arrivato oggi ed archiviato l’indomani” prosegue la donna.

Il 13 ottobre è fissata l’udienza davanti al giudice delle indagini preliminari. Per la famiglia di Tobini il giovane è stato colpito alla testa da un proiettile quasi a contatto: a dimostrazione di questo ci sarebbe il fatto che sull’elmetto e sul corpo ci sono tracce di ustione. Per gli inquirenti invece, non è possibile ricostruire cosa avvenne quella mattina del 25 luglio del 2011, durante uno scontro a fuoco con un gruppo di talebani.

Fonte

ARTICOLI CORRELATI

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui

PIÙ POPOLARI