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Un cane è stato trovato con una scatola di plastica incastrata nella testa, vagando per giorni in condizioni critiche. Rischiava di soffocare, non riuscendo a mangiare o bere a causa del contenitore che gli ostruiva il muso. Stacy DeSantis, una soccorritrice dell’organizzazione “Thelma e Louise”, è stata informata della situazione disperata del cucciolo. Nonostante i suoi tentativi di fuggire, molto spaventato e indebolito dalla situazione, il cane necessitava di un intervento umano urgente per salvarlo.

I soccorritori hanno quindi impiegato tre giorni a cercare il modo di catturarlo, piazzando trappole ma senza successo fino a quando non hanno ricevuto una segnalazione che indicava la presenza del cane vicino alla sua casa. Finalmente, sono riusciti a liberarlo dopo nove giorni di sofferenza atroce, utilizzando strumenti specifici per rimuovere il barattolo che lo stava letteralmente uccidendo. Dopo il salvataggio, il cane, soprannominato Jughead dai soccorritori, è stato portato dal veterinario per un’attenta valutazione. Apparentemente disidratato e malnutrito, Jughead mostrava anche una calma sorprendente, mantenendo fiducia nell’essere umano nonostante il dolore patito.

Dopo aver appreso che Jughead non era un randagio, ma apparteneva a un uomo anziano recentemente trasferito in una casa di cura, i volontari si sono attivati per trovare una nuova sistemazione per lui. Una volontaria ha deciso di portarlo a casa con sé, dove convivono altri cani. Jughead si è ambientato rapidamente nella nuova situazione, ricevendo amore e attenzioni.

Dopo due mesi di riabilitazione, Jughead era pronto per essere adottato. Tuttavia, con grande sorpresa, Stacy DeSantis si rese conto di non volerlo separare da lei dopo averne discusso con il marito. Così, ha preso la decisione di adottarlo definitivamente. Da una situazione drammatica, Jughead è riuscito a trovare non solo una salvezza ma anche una casa permanente, dimostrando che anche i momenti più bui possono portare a un lieto fine.

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