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L’iniziativa del ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti di migliorare le detrazioni fiscali per le famiglie con figli è considerata un passo positivo, ma il pediatra Italo Farnetani avverte che non basta per affrontare il problema della denatalità in Italia. Egli suggerisce che oltre a incentivi fiscali, sia fondamentale intervenire su aspetti come lavoro, abitazioni e servizi per le famiglie.

Farnetani riconosce i meriti dell’ipotesi di Giorgetti, sottolineando che le agevolazioni fiscali rappresentano un aiuto concreto per le famiglie, in quanto aumentano i costi associati all’incremento della prole. Le famiglie necessitano di assistenza economica, specialmente quelle a basso e medio reddito. Inoltre, dal punto di vista politico e sociologico, simili misure valorizzano il concetto di famiglia, considerato fondamentale dalla Costituzione italiana.

Tuttavia, per Farnetani, la natalità è legata anche alla salute economica di un paese; le nascite fluctuano a seconda delle condizioni lavorative e socio-economiche. Un aumento dell’occupazione e della sicurezza lavorativa sono cruciali per incoraggiare le coppie a decidere di avere figli. È essenziale, quindi, garantire adeguate opportunità lavorative e, idealmente, forme di impiego stabili, come contratti a tempo indeterminato.

In aggiunta alla sicurezza economica, Farnetani evidenzia l’importanza di avere accesso a soluzioni abitative sicure, suggerendo di costruire nuove abitazioni e agevolare l’accesso a mutui. È necessario anche potenziare i servizi sociali, come asili nido e scuole distribuite equamente, nonché creare spazi ricreativi per i bambini. La creazione di asili aziendali è un’altra proposta, specialmente per le piccole e medie imprese.

Farnetani conclude suggerendo di investire risorse per la costruzione di abitazioni e servizi destinati alla famiglia e di potenziare il tempo pieno a scuola, poiché il compito educativo delle scuole è fondamentale e non può essere sostituito da funzioni di babysitting. Infine, rileva che l’emergenza demografica colpisce anche i genitori stranieri, che spesso ricevono meno supporto dalla loro famiglia d’origine, evidenziando l’importanza di servizi adeguati per tutti.

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