myrta merlino pomeriggio cinque 1

L’intervista-confessione di Lorenzo Carbone, accusato di aver ucciso sua madre Loretta Levrini, ha generato una polemica significativa contro la conduttrice Myrta Merlino e il suo programma, “Pomeriggio Cinque”. Durante una trasmissione, Carbone ha confessato l’omicidio, visibilmente in un stato confusionale. Questo servizio ha suscitato reazioni negative da parte del pubblico e di professionisti del settore. La giornalista Gaia Tortora ha criticato duramente la scelta di trasmettere l’intervista, commentando su X che il programma ha violato il codice deontologico e che la situazione rappresenta un punto bassissimo per il giornalismo.

Altri commenti sui social hanno enfatizzato come un’intervista a una persona in evidente difficoltà, che confessa un reato grave, sollevi interrogativi etici e umanitari. Ermes Antonucci ha sottolineato che non c’era alcun bisogno di trasmettere un simile contenuto, evidenziando la mancanza di considerazione per la dimensione umana della vicenda.

In risposta alle critiche, Myrta Merlino ha difeso fermamente la decisione di mandare in onda l’intervista. Ha affermato che “l’azienda mi ha dato ragione” e che, deontologicamente, “la notizia vince sempre”. La conduttrice ha anche esposto dettagli riguardo all’inviato Fabio Giuffrida, che ha contattato i carabinieri dopo aver trovato Carbone, affermando che la prima immagine trasmessa è stata quella dell’arresto del sospetto. Merlino ha insistito sul fatto che il programma non ha intralciato le indagini, poiché avevano testimoniato un evento di rilevanza criminale.

Tuttavia, le sue affermazioni sono state percepite da molti come ciniche, specialmente considerando la gravità della situazione. La reazione del pubblico ha sollevato dubbi sulla responsabilità dei media e sulla sensibilità nel trattare argomenti così delicati. La questione mette in evidenza il dibattito sull’etica giornalistica e sul bilanciamento tra il diritto di informare e il rispetto per le vittime e le loro famiglie. Nonostante la difesa di Merlino, la notizia ha riacceso un’importante discussione sul ruolo dei media in situazioni tragiche e sul potere della narrazione.

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