farmaci

La spesa farmaceutica in Italia supera annualmente i 30 miliardi di euro, con 8 miliardi di questi che vanno sprecati a causa di farmaci inutilizzati, spesso smaltiti in modo errato. Questo porta a un danno economico significativo, ma anche a conseguenze ambientali e sulla salute pubblica. In risposta a questa situazione, il consigliere regionale calabrese Ferdinando Laghi ha presentato una proposta di legge per combattere lo spreco di farmaci, focalizzandosi sul recupero e sul riutilizzo di medicinali, sia per uso umano che veterinario. La proposta mira a garantire vantaggi tangibili sia per il sistema sanitario che per l’ambiente.

Laghi auspica che la proposta diventi legge regionale, evidenziando la spesa pro capite per farmaci in Calabria, una delle più alte a livello nazionale. Nel 2022, la spesa farmaceutica nazionale ha raggiunto i 34,1 miliardi di euro, in crescita del 6% rispetto all’anno precedente. La spesa pubblica è ammontata a 23,5 miliardi, rappresentando il 68,9% della spesa totale e aumentando del 5,5% rispetto al 2021. I farmaci acquistati dalle strutture sanitarie pubbliche hanno costato circa 15 miliardi di euro, con una crescita del 8,6% rispetto all’anno precedente.

Nel 2022, oltre il 60% dei cittadini ha ricevuto almeno una prescrizione, con un incremento della spesa e dei consumi con l’età. La popolazione pediatrica ha visto un 45% di prescrizione, mentre nella popolazione anziana, il 98,4% ha ricevuto almeno un medicinale, con una spesa media di 556 euro per utente. La classe terapeutica con maggiore spesa è stata quella dei farmaci cardiovascolari.

Laghi sottolinea che la legge sul riutilizzo dei farmaci non solo potrebbe portare risparmi economici, ma sarebbe particolarmente vantaggiosa per le fasce più vulnerabili della popolazione, come i pazienti con patologie rare. Inoltre, il riutilizzo dei farmaci destinati allo smaltimento rappresenterebbe una misura preventiva contro l’inquinamento ambientale, riducendo i rischi per la salute pubblica. Questo approccio si propone di trasformare un problema di spreco in un’opportunità per migliorare la gestione delle risorse sanitarie e proteggere l’ambiente.

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