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Il neo ministro della cultura, Alessandro Giuli, si trova ad affrontare la sua prima crisi: i lavoratori delle fondazioni lirico-sinfoniche hanno annunciato uno sciopero a partire da novembre. Questa azione di protesta è una risposta al ritardo nella validazione del nuovo Contratto Collettivo Nazionale (Ccnl), firmato quasi un anno fa, il 30 novembre 2023, ma ancora non reso esigibile.

I sindacati Cgil, Cisl e Uil hanno evidenziato la situazione critica in cui si trovano i lavoratori, che, nonostante le loro elevate competenze tecniche e artistiche, percepiscono stipendi inadeguati. È importante notare che il precedente contratto era scaduto oltre vent’anni fa, creando una crescente frustrazione tra i professionisti del settore. I sindacati hanno proclamato uno “sciopero della prima di ogni produzione”, sottolineando l’urgenza di una risposta da parte del governo.

Il Movimento 5 Stelle ha espresso pieno sostegno ai lavoratori, con i rappresentanti Luca Pirondini e Gaetano Amato che hanno sottolineato l’assurdità della situazione e richiesto un intervento immediato da parte di Giuli. “È inaccettabile” hanno dichiarato, “che un’intera categoria debba rimanere in attesa per così tanto tempo per la convalida di un nuovo contratto”.

Le fondazioni lirico-sinfoniche, che sono un totale di quattordici, svolgono un ruolo fondamentale nella formazione culturale e sociale del paese. Tra le più celebri ci sono l’Opera di Milano, il San Carlo di Napoli, il Regio di Torino, il Teatro dell’Opera di Roma e l’Arena di Verona. A questi si aggiungono anche teatri comunali come quelli di Bologna, Firenze e Genova, e due importanti istituzioni concertistiche, ovvero l’Accademia Nazionale di Santa Cecilia e la Fondazione Petruzzelli.

Le richieste dei lavoratori e dei sindacati si concentrano principalmente sulla necessità di un contratto equo, in grado di riflettere la professionalità e l’importanza del loro lavoro nel panorama culturale italiano. Con l’inizio dello sciopero alle porte, l’attenzione ora è rivolta a come il ministro Giuli risponderà a queste pressanti istanze.

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