questi unici animali uomo saper compiere operazioni salvavita v3 727266

Un team di ricercatori tedeschi ha appena pubblicato un interessante articolo su Current Biology, in cui sono presenti i dati che provano un rarissimo comportamento altruista delle formiche carpentiere della Florida (Camponotus floridanus), in grado di curare le amiche.

A differenza di tutte le altre specie di formica (il cui numero è superiore a 12.000) e di quasi tutti gli animali del mondo, questi speciali insetti sono in grado di operare chirurgicamente le loro sorelle tramite le mandibole, per farle guarire più velocemente dalle ferite.

Una scoperta eccezionale, che rivoluziona completamente l’entomologia moderna e le conoscenze relative al comportamento degli imenotteri.

A compiere questa scoperta sono stati diversi ricercatori dell’Università di Würzburg in Germania, capitanati da Erik Frank, ecologo comportamentale. Egli ha notato che le formiche di questa specie erano in grado d’identificare le ferite agli arti delle loro sorelle, per via dell’odore emesso dalla loro emolinfa (il sangue degli insetti).

In queste occasioni, le formiche si avvicinano alle sorelle ferite e hanno davanti a loro tre scelte: (1) possono amputare l’arto ferito, in modo tale che l’altra formica possa almeno camminare più efficacemente, (2) cercare di pulire la ferita, rosicchiandola, o (3) cercare di riavvicinare i suoi lembi, in modo tale da far rimarginare lentamente l’esoscheletro danneggiato.

L’opzione più comune è quella di amputare direttamente l’arto ferito, così da alleviare il sollievo della compagna e “recuperare” un compagno di lavoro. La rimarginazione delle ferite superficiali è d’altronde un processo lento per gli insetti, soprattutto per quelle specie che non vivono a lungo.

“Quando parliamo di comportamento di amputazione, questo è letteralmente l’unico caso in cui nel regno animale si verifica un’amputazione sofisticata e sistematica di un individuo da parte di un altro membro della sua specie, per salvargli la vita”, ha affermato in una dichiarazione Erik Frank.

Le C. floridanus sono capaci di compiere questa operazione abbastanza velocemente, amputando gli arti o ripulendo le ferite in meno di 40 minuti.

Lo stesso team ad inizio anno era riuscito a individuare un’altra specie di formica, in questo caso africana, la Megaponera analis, che riusciva invece a fornire degli antibiotici e degli antimicotici alle compagne che presentavano delle ferite infette. In tal caso gli antibiotici venivano prodotti da delle ghiandole speciali, tipiche di questa specie.



Fonte

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *