Il nuovo talk show “L’altra Italia”, condotto da Antonino Monteleone, ha debuttato il 3 ottobre su Rai2, ma ha registrato ascolti deludenti. Con una media di 276.000 spettatori e solo l’1.8% di share nel primo episodio, il programma ha fatto addirittura peggio nella seconda puntata, toccando l’1.6% di share. La situazione si complica ulteriormente considerando la concorrenza agguerrita del giovedì sera, dove programmi affermati come “Il Grande Fratello” e “Le Iene” attirano un pubblico consolidato. Anche altri talk show come “PiazzaPulita” su La7 e “Dritto e Rovescio” su Rete4 godono di un forte seguito e rendono difficile per “L’altra Italia” emergere.
Inoltre, i costi di produzione del programma sono elevati, inclusi i compensi per Monteleone, e questo solleva interrogativi sulla sostenibilità del progetto. Le indiscrezioni riportate da Dagospia suggeriscono che i costi superano di gran lunga gli ascolti, portando a domandarsi se TeleMeloni proseguirà con il talk o deciderà di sospenderlo.
L’eventualità di una chiusura anticipata non è nuova per la Rai, che in passato ha già cancellato programmi per bassi ascolti, come “Avanti popolo” e “Che c’è di nuovo”. Entrambi questi show sono stati chiusi prima del previsto a causa di performance insoddisfacenti, e la situazione attuale di “L’altra Italia” sembra seguire un percorso simile.
Se la rete deciderà di prendere misure drastiche o se aspetterà ulteriori sviluppi rimane incerto. Nisuna decisione definitiva è stata comunicata, ma le prospettive per il talk di Monteleone non sembrano rosee, soprattutto rispetto agli investimenti economici richiesti. Con ascolti così bassi e una pipeline di concorrenti ben consolidati, la permanenza di “L’altra Italia” nel palinsesto di Rai2 è a rischio. Gli spettatori dovranno rimanere sintonizzati per vedere come evolverà la situazione nei prossimi episodi, poiché le scelte della rete potrebbero essere influenzate dai risultati futuri.