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venerdì, Ottobre 11, 2024
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Recensione: NIGHT SKINNY – “Contenitori”

“Containers”, il nuovo album di Night Skinny, rappresenta un banco di prova per valutare l’efficacia dei dischi-contenitore nel panorama musicale attuale. Luca Pace, noto come Night Skinny, è un producer esperto che sa di affrontare una sfida: dopo aver elevato il suo stile con i dischi “Mattoni” e “Botox”, ora verifica la vitalità del suo approccio creativo.

L’album mantiene il formato collaudato, featuring barre libere e produzioni caratterizzate da un uso sapiente dei sample, distintivi del suo stile, risultato di anni di ricerca nella rap culture. Night Skinny unisce artisti affermati a nuove promesse, creando un ponte tra generazioni grazie alla sua impronta sonora. Tuttavia, il disco presenta una scarsa rappresentanza femminile; solo due donne compaiono nel progetto, Madame e Anice, mentre in “Botox” la presenza era maggiore. Questo potrebbe essere visto come un’occasione perduta per sfidare il machismo presente nel settore musicale e dare freschezza al movimento.

La lista delle collaborazioni è impressionante, includendo nomi come Geolier, Ernia, Luchè, Lazza e Fabri Fibra, indicativa della qualità artistica dell’album. Resta da vedere se questo “esperimento” avrà successo o se il mercato è ormai saturo, sia per quanto riguarda le produzioni che per i concerti con molti featuring. In ogni caso, il disco promette di essere un grande successo.

La valutazione finale di “Containers” è di 7,50, con tracce che mettono in risalto diverse collaborazioni. Tra queste, “Trema”, “DM” e “Good girl” emergono come must-listen, mentre si consiglia di saltare pure alcune tracce che non brillano. La tracklist completa include brani che vanno da “Entro nel posto” a “CNTNRS”, ognuno con voti variabili, ma nel complesso conferma la qualità e l’innovazione del lavoro di Night Skinny.

Questo album non solo celebra il rap, ma esplora anche le nuove tendenze del genere, mantenendo viva la discussione su rappresentanza e innovazione all’interno della scena musicale italiana. In sintesi, “Containers” è un progetto denso di promesse, influenze e sperimentazioni, che merita un ascolto attento.

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