risolto problema vecchio 100 anni cambierA fisica v3 708516



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Il punto di fusione, l’istante in cui un solido passa allo stato liquido, ha sempre intrigato gli scienziati. Nonostante l’impiego dei diagrammi temperatura-pressione per delineare le condizioni in cui solidi, liquidi e gas coesistono, rimaneva una sfida: si può prevedere accuratamente questo preciso punto di un materiale?

Il professor Kostya Trachenko, della School of Physical and Chemical Sciences presso l’Università Queen Mary di Londra, ha fornito una risposta rivoluzionaria a questa domanda secolare. Il suo studio introduce una teoria universale per prevedere i punti di fusione di varie sostanze, rappresentando una svolta epocale nel campo della fisica della materia condensata.

Il cuore dell’innovazione di Trachenko risiede in un’equazione parabolica semplice ma potente che descrive le linee di fusione. Questa, derivata da recenti progressi nella comprensione dei liquidi, collega i punti di fusione a costanti fisiche fondamentali come la costante di Planck e le caratteristiche dell’elettrone. Questo legame non solo dimostra che è possibile prevedere il punto preciso di materiali diversi, da gas nobili a metalli, ma rivela anche un’insospettata universalità nel comportamento di fusione.

Questa uniformità nel processo di fusione indica una coerenza fondamentale tra i materiali, offrendo nuove prospettive su come questi possano essere manipolati e utilizzati.

Le nuove comprensioni hanno implicazioni di vasta portata. Questa conoscenza è cruciale in campi come la scienza dei materiali, la farmaceutica e lo sviluppo di nuovi materiali avanzati. Considerando il materiale che ha il punto di fusione più alto di tutti e le nuove scoperte, è possibile affermare con certezza che non esistono più dei limiti in questo senso.

Allo stesso modo, la creazione di nuovi composti con proprietà su misura per creare nuovi materiali super resistenti, diventa più accessibile grazie a questa teoria.



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