In una lunga intervista rilasciata al Corriere della Sera, Rita Pavone – arzilla 78enne – ha parlato del compagno Teddy Reno – acciaccato 98enne – e della tradizione, da lei rispettata, di arrivare illibata al matrimonio.
“Sono una boomer e la mia educazione sentimentale era molto diversa. Sono arrivata illibata al matrimonio e so che i miei figli ridono, ma i tempi erano altri. Oggi è diverso e va bene, però nessuno critichi me. Lui ha 98 anni, è un po’ confuso, ma le cose vanno bene. Quando ci siamo incontrati era un uomo con una giovane donna, è vero, ma ci siamo sempre capiti in tutto, solo con gli sguardi. Mi dissero “durerà lo spazio di una canzone”, invece è un melodramma, non finisce mai”.
Rita Pavone, la sua opinione sui Pride
In tema di amore, Rita Pavone ha parlato anche di amore LGBT+ sostenendolo ma criticando i Pride.
“Ho sempre preceduto gli eventi. Bisogna parlare della vita per quello che è e ho voluto raccontare storie di donne, fra cui questa che però ha una fine molto drammatica. Non è giusto, ognuno deve poter amare chi ha voglia di amare. Però io detesto tutte le ostentazioni che sviliscono l’amore, quando vedo i s3deri all’aria al gay pride non mi piace”.
Una posizione sulla comunità LGBT+ alquanto polemica, come quando nel 2023 scrisse un tweet dopo che Marco Mengoni, al concerto di Padova, fece un bel monologo sull’amore universale.
“Una semplice domanda” – il tweet di Rita Pavone – “Perché oggi in Italia, ogni volta che un cantante raggiunge finalmente il successo tanto rincorso e desiderato, senta subito il ” bisogno” di fare affermazioni su cose che nulla, proprio nulla hanno a che fare con il proprio lavoro? Megalomania?”.