martedì, Ottobre 1, 2024
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Sabato 7 settembre raccolta firme per dire no al pagamento dell’Area C nel weekend

Domani, il coordinamento cittadino milanese di Fratelli d’Italia organizzerà una raccolta firme per opporsi al pagamento del ticket di Area C durante il weekend. L’assessore regionale alla Mobilità e Trasporti, Franco Lucente, ha sottolineato in una nota che questa iniziativa mira a contestare “un’ennesima gabella che penalizza i commercianti e i lavoratori”. Secondo Lucente, la decisione del sindaco di Milano, Giuseppe Sala, di estendere il pagamento di Area C ai fine settimana è una scelta che non condivide e considera una strategia inefficace.

L’assessore critica il fatto che il Comune di Milano adotti queste decisioni in modo autonomo, senza coinvolgere altri enti e stakeholder, come Regione Lombardia e associazioni di categoria, il che comporta significative ripercussioni sul tessuto economico e sociale della città e dei suoi dintorni. Lucente evidenzia che, secondo i dati disponibili, i miglioramenti ecologici risultano minimi, suggerendo che la vera motivazione dietro il controllo degli automobilisti possa essere di natura economica, ovvero un modo per “fare cassa”.

L’incontro per la raccolta firme si terrà dalle 10 alle 13 in viale Papiniano, all’incrocio con Sant’Agostino. L’iniziativa rappresenta un chiaro tentativo di mobilitare l’opinione pubblica e richiamare l’attenzione sulle politiche di mobilità adottate dal comune, sostenendo che tali misure non solo influiscono negativamente sui commercianti, ma potrebbero anche non portare ai risultati ambientali auspici. La crescente tassazione sui veicoli è percepita come un ulteriore peso per chi lavora e gestisce attività commerciali, specialmente nei weekend, quando il movimento e l’attività economica in città aumentano. I promotori della raccolta firme sperano quindi di fermare una politica che giudicano ingiusta e penalizzante.

In ultima analisi, l’evento di domani vuole fungere da piattaforma per esprimere dissentimento verso decisioni percepite come unilaterali che rischiano di ledere l’economia e il benessere dei lavoratori e dei cittadini milanesi.

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