stadio san siro meazza vuoto

Il 13 settembre 2024, il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, ha annunciato la decisione di abbandonare la costruzione di nuovi stadi a Rozzano e San Donato per Inter e Milan, tornando al progetto del 2019 di una nuova arena vicino a San Siro. Dopo un incontro con i vertici delle squadre, il sindaco ha confermato che la ristrutturazione del Meazza non è un’opzione fattibile a costi accessibili. La possibilità di una vendita di San Siro è stata indicata, e le società sportive devono presentare un progetto che includa la nuova arena e una riqualificazione dell’impianto esistente.

Inter e Milan hanno richiesto chiarimenti sul valore di San Siro e delle aree circostanti e sui vincoli imposti dalla soprintendenza. Nonostante il sindaco abbia affermato che non si riparte da zero grazie a precedenti passi, le opposizioni hanno sollevato dubbi e critiche. Riccardo Truppo, di Fratelli d’Italia, ha denunciato gli anni persi nella questione, mentre la Lega ha considerato l’esito dell’incontro come una “figuraccia” per il sindaco. Europa Verde ha contestato la presentazione del progetto come una volontà unanime del Consiglio, poiché era stata bocciata in precedenza.

Critiche giungono anche dal consiglio regionale, in particolare dal Movimento 5 Stelle, che sottolinea come la posizione delle squadre non tenga conto del legame con la città. Il capogruppo, Nicola Di Marco, ha chiesto che l’amministrazione si opponga alla costruzione di nuovi impianti. Anche i comitati locali si sono mostrati contrari, esprimendo preoccupazione per il disturbo arrecato dagli eventi sportivi e chiedendo una riqualificazione verde della zona di San Siro, piuttosto che la costruzione di nuovi stadi. Silvana Gabusi del “Gruppo Verde San Siro” ha evidenziato il problema del rumore, mentre Luigi Corbani del comitato “Sì Meazza” ha definito l’incontro come un “gioco sporco” e ha lamentato la mancanza di dialogo con i cittadini.

Inoltre, anche fuori Milano si percepisce una certa delusione, con la legale del comitato “No Stadio di San Donato Milanese” che critica la mancanza di azioni concrete per bloccare il progetto e sottolinea che l’accordo di programma attuale vincola la città per 18 mesi. Le squadre sono ora chiamate a chiarire come intendono procedere con il progetto.

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