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Scontri ultras in autostrada dove fu ucciso Gabriele Sandri



foto di gabriele sandri giovane tifoso della lazio ucciso da un colpo di pistola di un poliziotto

Gli scontri tra ultras del Napoli e della Roma sull’autostrada A1, in Toscana, riportano sotto i riflettori l’area di Badia al Pino, diventata nota nel 2007 per l’omicidio di Gabriele Sandri. La mattina dell’11 novembre 2007, nel piazzale dell’autogrill di Badia al Pino sull’A1 vicino ad Arezzo, Sandri veniva ucciso con un colpo di pistola al collo, sparato a distanza mentre il ragazzo dormiva in macchina. A colpirlo, l’agente Luigi Spaccarotella, condannato per omicidio volontario a 9 anni e 4 mesi.

Gabriele, commesso nel negozio del padre e dj con un nome nella Capitale, ebbe l’unica colpa di trovarsi nel posto sbagliato: in autostrada destinazione San Siro per seguire in trasferta la sua Lazio, quel giorno impegnata in un match con l’Inter che in seguito alla sua morte non si disputerà.

La dinamica della giornata terribile: allarmati da alcuni tafferugli fra tifosi laziali e juventini sul piazzale dell’autogrill, l’agente e il collega si fermano sul lato opposto dell’autostrada. L’agente decide così di sparare due colpi in aria a scopo intimidatorio per dissuadere i tifosi, nonostante la distanza. Ma gli amici di Gabriele rientrati in macchina e ripartiti senza accorgersi subito che un proiettile ha intanto colpito la vettura. Sandri rantola, sta male, perde sangue. Gli amici si fermano e a quel punto capiscono. vengono chiamati i soccorsi, arriva anche la volante di Spaccarotella, ma il ragazzo muore sul sedile dell’auto.

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