Promuovere e incentivare gli screening nella popolazione, specialmente nei gruppi a rischio, migliora la qualità della vita e rende il Servizio Sanitario Nazionale (SSN) più efficiente. Gli screening preventivi sono cruciali per la salute pubblica, ma il 20% degli italiani non riceve inviti per questi controlli. La prima indagine sulla percezione del coinvolgimento dei cittadini nel proprio percorso di cura rivela che 1 su 3 ha difficoltà a partecipare agli screening, mentre 1 su 5 rinuncia per orari incompatibili o per problematiche legate a liste d’attesa e logistica. Solo il 60% degli intervistati riesce effettivamente a completare i controlli.
La diagnosi precoce di malattie come il cancro e le malattie cardiovascolari è essenziale per salvare vite e contenere i costi delle cure. La ASL Roma 1 ha presentato il Barometro del Patient Engagement, evidenziando che l’87% dei cittadini non è mai stato coinvolto in indagini sulla qualità dei servizi sanitari. Inoltre, il 22% dei pazienti non è mai stato coinvolto dal medico nelle decisioni relative alla propria salute, e il 40% di essi è coinvolto solo saltuariamente, nonostante esista un forte desiderio di partecipazione.
I dati mostrano una sanità impegnata, ma poco attenta a coinvolgere i pazienti. Spesso, il medico prescrive esami senza accompagnare il paziente nel seguire queste indicazioni. Quando i pazienti sono informati e coinvolti, l’adesione alle terapie aumenta e si riducono ricoveri e accessi al pronto soccorso. Le difficoltà riscontrate segnalano la necessità di rivedere gli schemi di erogazione degli screening, proponendo appuntamenti flessibili in luoghi accessibili e campagne informative efficaci.
Per migliorare il coinvolgimento dei pazienti, si possono attuare tre azioni: educazione sanitaria attraverso scuole e media, potenziamento della preparazione sul Patient Engagement nelle facoltà mediche e formazione continua per operatori sanitari. È fondamentale adottare una prospettiva complessa che riconosca l’importanza dell’interazione tra le componenti del sistema sanitario.
Il digitale emerge come un driver di trasformazione nel settore della salute, ma deve essere utilizzato per coinvolgere i cittadini e riorientare la gestione sanitaria verso la centralità della persona, essendo questo l’autentico motore di cambiamento del sistema salute.