Dopo gli investimenti di Intel nella produzione europea di chip, un altro grande produttore guarda al Vecchio Continente per i suoi impianti. Nelle scorse ore, infatti, è arrivata la conferma del via ai lavori per un impianto di produzione di chip a Novara di proprietà di Silicon Box Ltd., compagnia di Singapore specializzata nei semiconduttori.
Stando a quanto riportano le principali testate italiane, l’accordo per l’avvio della costruzione dell’impianto è stato firmato venerdì 28 giugno dal CEO di Silicon Box, Byung Joon Han, dai co-fondatori dell’azienda Sehat Sutardja e Weili Dai, dal Ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso, dal Presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio e dal Sindaco di Novara Alessandro Canelli. La firma è avvenuta nella cornice del Ministero delle Imprese e del Made in Italy a Roma.
Con l’accordo, Silicon Box Ltd. investirà 3,2 miliardi nel mercato italiano per la costruzione della sua nuova fabbrica, che dovrebbe creare fino a 1.600 posti di lavoro diretti, a cui bisognerà però sommare anche quelli dell’indotto. «L’impianto di confezionamento avanzato di Silicon Box a Novara creerà fino a 1.600 posti di lavoro e porterà capacità di confezionamento e test avanzati di semiconduttori unici nel loro genere in Italia e in Europa», ha spiegato il CEO di Silicon Box Byung Joon Han a margine della firma dell’accordo a Roma.
Secondo le stime dell’azienda di Singapore, l’inizio della produzione di chip dell’impianto dovrebbe essere fissato per il 2028, visti i lunghi tempi necessari alla costruzione delle Fab e per i test sui chip. L’impianto, spiegano i vertici di Silicon Box Ltd., sarà specializzato nell’assemblaggio e nel collaudo di semiconduttori all’avanguardia, facendo dell’Italia uno dei produttori più avanzati in Europa.
In particolare, Sehat Sutardja ha riportato che la produzione «rafforzerà la nostra competitività e quella del sistema produttivo italiano nell’Intelligenza Artificiale, nei Large Language Model (LLM), nei veicoli elettrici e nell’industria automobilistica, nel settore mobile, in quello dei dispositivi indossabili, nell’edge computing e nelle scienze dei materiali». Così facendo, Silicon Box si sostituirà a Intel, che a gennaio ha messo in pausa i progetti per una Fab in Veneto.
