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– Nell’ipotesi di base dello stress test BCE-EBA, Banca Popolare di Sondrio non palesa criticità in quanto continuerebbe a produrre utili significativi in grado sia di alimentare il patrimonio tramite autofinanziamento sia di remunerare il capitale apportato dagli azionisti. Nello scenario avverso, si registra un’erosione di capitale primario alla fine del triennio 2023-25 tale da collocare il gruppo sui valori mediani della fascia d’impatto compresa tra i 300 e i 599 punti base, in linea con la riduzione media registrata per le banche vigilate dalla BCE. Lo afferma l’istituto dopo la diffusione dei risultati degli stress test BCE-EBA.

Il CET1 ratio al termine del periodo si posiziona nella parte alta dell’intervallo di valori compreso tra l’8% e l’11%. Tali risultati evidenziano un migliore posizionamento rispetto all’esercizio di Stress Test 2021, quando nello scenario sfavorevole l’impatto era compreso, seppure per un’entità minimale, nella fascia tra i 600 e i 899 punti base di capitale primario.

Il coefficiente di leva finanziaria nello scenario peggiore si attesta di poco al di sotto del 4% alla fine del triennio 2023-25, mostrando un’erosione più contenuta di quella rassegnata nella prova di stress del 2021.

“Nel complesso, i valori in commento testimoniano la presenza per BPS di margini significativi rispetto ai requisiti SREP e quindi la robustezza patrimoniale – si legge nella nota – L’esercizio, nel confermare la resilienza del modello di business adottato, mette in luce la capacità del capitale disponibile di assorbire le perdite connesse a uno scenario ipotetico marcatamente sfavorevole”.

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