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lunedì, Ottobre 14, 2024
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“Tassiamo extraprofitti”. Tajani ribadisce il no di Forza Italia

Antonio Tajani, ministro degli Esteri e segretario di Forza Italia, ha espresso il suo disaccordo riguardo all’introduzione di una tassa sugli extraprofitti, definendola “una cosa da Unione sovietica”. Durante la Conferenza degli Enti locali del suo partito a Perugia, Tajani ha affermato che non si può fare guerra alle banche, in quanto esse svolgono un ruolo importante nell’economia, pur potendo contribuire in modo diverso. Secondo il vicepremier, un contributo delle banche è fattibile, ma non attraverso una tassa.

Contrariamente a Tajani, Matteo Salvini, leader della Lega, ha ribadito dal palco di Pontida l’idea di far pagare ulteriormente i banchieri anziché i lavoratori. Questa posizione trova sostegno in un sondaggio che indica che il 70% degli italiani è favorevole a tassare gli extraprofitti delle banche. Andrea Crippa, vicesegretario della Lega, ha sottolineato come, a causa dell’aumento dei tassi di interesse deliberato dalla Banca Centrale Europea, i principali istituti di credito italiani abbiano raddoppiato i loro utili negli ultimi due anni, aumentando del 93%. Crippa sostiene che sia quindi giusto che le banche contribuiscano alla redistribuzione della ricchezza per supportare le classi meno agiate e la crescita economica.

Inoltre, Crippa ha criticato le restrizioni imposte dall’Unione Europea alla possibilità di realizzare una manovra economica espansiva, sostenendo che le risorse per sostenere le piccole e medie imprese o i lavoratori devono provenire anche da chi ha beneficiato dell’aumento dei tassi. Ha evidenziato che gli aumenti rapidi e significativi dei tassi di interesse hanno avuto un impatto maggiore sulle rate di prestiti e mutui, mentre i successivi ribassi sono stati proporzionalmente inferiori.

Salvini e Crippa hanno quindi invitato a far sì che siano le banche a pagare per evitare qualsiasi sacrificio da parte degli operai e dei cittadini comuni, che non sono abituati a realizzare un profitto extra. Crippa ha concluso sostenendo che, per molti italiani, la tassazione degli extraprofitti delle banche rappresenta la soluzione più equa e corretta.

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