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I tempi di attesa per le prestazioni ambulatoriali nel Servizio Sanitario Nazionale (SSN) continuano a crescere, con marcate differenze tra le Regioni italiane. Solo sei Regioni si distinguono per la trasparenza e completezza delle informazioni sui tempi di attesa. La situazione è particolarmente critica nel Sud Italia, con la Puglia che è l’unica Regione del Mezzogiorno ad essere “promossa”.

Questi dati emergono da un’analisi della Fondazione GIMBE, che ha esaminato l’accessibilità e la semplicità delle informazioni presenti nei siti web delle Regioni e Province autonome, in particolare riguardo alla prenotazione delle prestazioni attraverso i CUP regionali. Secondo il presidente Nino Cartabellotta, i tempi di attesa rappresentano un grave sintomo della crisi attuale del SSN, causando pesanti disagi ai pazienti e un incremento della spesa privata, con il rischio di rinunciare alle cure.

A fronte di questa criticità, il recente Decreto Legge sulle Liste di Attesa ha introdotto l’istituzione di una Piattaforma Nazionale per monitorare uniformemente gli attese in tutte le Regioni. Tuttavia, la successa implementazione di questa piattaforma dipende dalla varietà e trasparenza delle informazioni fornite dai singoli portali regionali.

L’analisi della Fondazione GIMBE ha mappato la disponibilità di dati sui tempi di attesa, mostrando una significativa disomogeneità. Solo sei Regioni rispettano le dimensioni richieste: Provincia autonoma di Bolzano, Puglia, Toscana, Umbria, Valle d’Aosta e Veneto. Sette Regioni sono state escluse dall’analisi per mancanza di un portale unico o per fornire solo dati storici.

La Fondazione sottolinea l’importanza della trasparenza, evidenziando che solo sei Regioni su ventuno offrono tutte le informazioni necessarie. Ciò è essenziale affinché i cittadini possano comprendere la gestione della sanità nella loro Regione. Cartabellotta conclude che è fondamentale che i siti web regionali forniscano informazioni sui tempi di attesa e modalità di prenotazione, che devono essere semplici e accessibili. Un maggiore accesso e trasparenza possono migliorare il rapporto tra cittadini e servizio sanitario, garantendo un accesso più rapido e informato alle cure.

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