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Una tragica strage familiare è avvenuta a Nuoro, in Sardegna, all’alba del 25 settembre. Un uomo di 52 anni, Roberto Gleboni, ha ucciso la ex moglie, Giusi Massetti, di 43 anni, e la figlia più grande, Martina Gleboni, di 26 anni. Inoltre, ha gravemente ferito i suoi altri due figli, Francesco, di 9 anni, e un ragazzo di 14 anni, prima di sparare a un vicino di casa, Paolo Sanna, di 59 anni. Dopo aver compiuto questi gesti atroci, Gleboni si è suicidato nella casa della madre, che ha anche ferito. Fra le vittime si contano quattro morti: il killer, la sua ex moglie, la figlia e il piccolo Francesco, dichiarato morto in ospedale, mentre l’altro figlio e il vicino sono rimasti feriti.

L’episodio ha avuto luogo in due abitazioni distanti circa 1,5 chilometri l’una dall’altra, nel quartiere di Monte Gurtei. Gli agenti delle forze dell’ordine, tra cui carabinieri e polizia, sono intervenuti subito dopo i primi spari per raccogliere informazioni e indagare sull’accaduto. Si apprende che l’uomo aveva una pistola semiautomatica regolarmente detenuta per uso sportivo. Le cause che hanno portato a questo scoppio di violenza sono ancora sconosciute, ma le indagini sono in corso per ricostruire la dinamica degli eventi.

Secondo quanto riportato, Gleboni e la sua ex moglie erano separati e lui viveva con la madre. Dopo una lite scoppiata nel suo appartamento, l’uomo ha aperto il fuoco all’impazzata, colpendo le sue vittime. Mentre la figlia maggiore e la ex moglie sono state uccise subito, gli altri membri della famiglia sono stati portati d’urgenza all’ospedale San Francesco di Nuoro, dove è stato poi confermato il decesso del piccolo Francesco. Nel frattempo, la madre di Gleboni, 83 anni, è stata ferita e si trova in condizioni critiche.

La comunità di Nuoro è profondamente scossa da questo evento, e ci si aspetta che la situazione venga chiarita dalle indagini in corso. Questo tragico avvenimento riporta nuovamente l’attenzione sulle violenze domestiche e sui drammi familiari che affliggono molte famiglie nel paese.

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