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Ucraina, giovedì Zelensky a Roma da Meloni, ma l’uragano negli Stati Uniti potrebbe far saltare i piani

Secondo quanto riportato dall’Adnkronos, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky potrebbe visitare Roma giovedì, dove dovrebbe incontrare la presidente del Consiglio Giorgia Meloni a Palazzo Chigi. Tuttavia, l’eventualità della visita è direttamente collegata al vertice di Ramstein, previsto per sabato presso una base NATO in Germania. In questa occasione, diversi capi di Stato e di governo, inclusa la premier italiana, si riuniranno per discutere il sostegno all’Ucraina.

Nonostante ciò, la situazione è incerta a causa dell’uragano in arrivo sulla Florida, che ha costretto il presidente degli Stati Uniti Joe Biden a cancellare la sua partecipazione a un incontro prevertice a Berlino con i leader Emmanuel Macron, Keir Starmer e Olaf Scholz. Questo sviluppo solleva interrogativi circa il summit di Ramstein: non è chiaro se si svolgerà come previsto, se verrà posticipato o se avrà un formato diverso a causa dell’assenza di Biden. Questa incertezza ha ripercussioni anche sul viaggio di Zelensky a Roma e in altre capitali europee, al momento in attesa di conferma.

Nel frattempo, l’Ucraina non si aspetta un secondo summit per la pace prima delle elezioni presidenziali statunitensi di novembre. L’ufficio del presidente Zelensky, guidato da Andriy Yermak, ha dichiarato che la conferenza per riunire rappresentanti di governi e organizzazioni per discutere il piano di Zelensky, volto a porre fine alla guerra con la Russia, non potrà tenersi prima delle elezioni del 5 novembre. Inizialmente, l’Ucraina aveva sperato che il summit si potesse svolgere prima di quella data, considerando le possibili conseguenze sul futuro politico degli Stati Uniti, soprattutto in vista di un possibile ritorno di Donald Trump alla presidenza.

Tuttavia, secondo Daria Zarivina, consigliera di Yermak, questa possibilità non è più ritenuta praticabile. I preparativi per la conferenza continueranno e la questione della data verrà valutata dopo le conferenze tematiche, che si terranno il 30 e 31 ottobre, riguardanti aspetti specifici del piano, come lo scambio dei prigionieri.

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